21 novembre 2006

Pulla e Luciano. Una storia comune

Il post e' il primo di una serie di tre (o quattro, ancora non ho deciso) puntate...

Avevo tempo fa promesso un post sulle pulla e eccomi qui, alla faccia di chi dice che scrivo di argomenti un po' leggerini sul forum... Le pulla sono un buonissimo dolce finlandese preparato sapientemente mescolando ingredienti segreti che si trovano solo in Finlandia quali il cardamomo che nessuno sa cosa sia...

Persino in questo sito di ricette finlandesi (che Andrea sicuramente si aggiungera' tra i preferiti), scritto da una finlandese trapiantata in Italia, credo, la ricetta delle pulla, ignominiosamente chiamate dolci alla cannella, recita il KARDAMUMMO in finlandese, fra gli ingredienti essenziali.
In questo blog di uno studente Erasmus infelicemente ritornato in Italia dopo un periodo di studio a Oulu (non Honolulu, sebbene un po' di allitterazione sia presente), e che riporta la ricetta delle pulla, l'ingrediente magico e' tradotto correttamente...

Ebbene, per quanto buono, le pulla sono un dolce da NON vedere preparare, onde evitare sensi di colpa perenni, soprattutto se sei salutista a dieta o something like that. La quantita' di burro che viene usata per preparare le pulla e' qualcosa di impressionante (ora, Anne dice che e' cosi' in tutti i dolci: io non ne ho visti preparare molti, ma la torta margherita non mi pare cosi' grassa) tale da farti ingrassare al solo sguardo. Il risultato finale e' buonissimo pero', ed e' da provare! Ri-attacco la foto delle pulla per dimostrare quanto siano buone alla vista (e, vi assicuro, al palato).

Ora, cosa hanno in comune le pulla e Luciano? Prima di iniziare devo introdurre tutti i non Ragusani a questo immaginifico e magnifico personaggio che popola le coste del Ragusano, Luciano il Paninaro. Ogni persona che visiti Ragusa almeno per una serata, specialmente d'estate, deve andare a mangiare un panino da Luciano.

Luciano e' un mito e raccoglie piu' leggende su di se di Elvis Presley in persona, fatte le debite proporzioni.

In poche parole, Luciano riesce a dare un tocco in piu' ai suoi panini, secondo le leggende. Secondo la leggenda, Luciano opera inizialmente in un angusto bugicattolo in quel di Piazza Malta a Marina di Ragusa, dove la temperatura non scende mai sotto i 45 gradi, grazie al tepore della piastra sempre accesa (e per questo, mai pulita perche' scotta). Secondo le leggende, Luciano suda tanto, e sempre secondo le leggende, e' solito aspergersi (come parlo bene) il sudore dalla fronte spruzzandolo copiosamente sui salumi in vista nel suo bancone con un gesto incurante del braccio. Secondo la leggenda, il sudore rimane condensato sui suoi baffoni neri alla Roberto (quello delle pentole) e cola periodicamente sui panini che cuociono sulla piastra un tempo nero ghisa, ma presto marrone-panino grigiastro.

Luciano, secondo la leggenda, e' maestro nell'arte della smollicata, cioe' l'arte del ripulire il panino della quantita' esatta di mollica a secondo del numero di ingredienti che esso ospitera'. E non e' per nulla facile. Prima di tutto perche' non si capisce come faccia Luciano a raccogliere nell'intercapedine fra l'unghia e il dito una quantita' di mollica crescente senza mai pulirsi (sempre secondo la leggenda). Dita e unghie che secondo la leggenda sono di color nero-pece grazie all'azione concomitante degli altri ingredienti del panino. O forse anche grazie al fatto che secondo la leggenda, lui e' solito uccidere a manate blattone che gironzolano incaute nei dintorni della sua area di attivita' per poi riprendere imperterrito a mettere (sempre con le nude mani) pancetta e altri ingredienti sui panini.

Io sono un ingegnere, non un poeta, e non posso descrivere a parole l'emozione della leggenda di Luciano, ma sono sicuro che i Ragusani lettori sapranno capire di cosa parlo. In poche parole, un panino di Luciano e' come le pulla, e' meglio non sapere come sia stato fatto, ma poi, quando lo mangi, e' semplicemente buono. Sai di mangiare una leggenda. Io non so quanto di vero ci sia in queste leggende, ma cosi' come le pulla, evitavo di guardare Luciano mentre faceva (ormai non piu') i panini... Cosa posso dire ai miei lettori? Se andate a Ragusa, andate da Luciano, non ve ne pentirete! Magari fate quattro chiacchiere coi locali, vi immergerete nell'aria di magia che circonda il personaggio. Altro che Sodexho!

1 - Continua...

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19 novembre 2006

Io e il mio device

I have promised to write a post about my device. Better, about my work, which incidentally entails working with the device. In Nokia, I work in the group that produces the Nokia 770 Internet Tablet, which you can see pictured below, thanks to Andrea's kind concession (yes, I am too lazy to get a different picture somewhere else).

Ho promesso tempo fa che avrei scritto un post sul mio device. O meglio, sul mio lavoro, che casualmente comporta di lavorare col device. In Nokia, lavoro nel gruppo che produce l'Internet Tablet Nokia 770, che vedete riprodotto qui sotto, foto gentile concessione di Andrea cosi' facciamo a paro con la mia sulle pulla.

I love this wonderful toy, and I really think that it can be the future of communication. What I use to say is that cellular phones made telephony mobile, enabling people to call anywhere and anytime (in Finland this is particularly true since there is coverage everywhere, from a metro tunnel to a cottage in the middle of a Lapland forrest). Well, this device is the first step to make Internet communication truly ubiquitous. This family of devices will allow people to use Internet anytime and anywhere.

A me questo meraviglioso giocattolo fa impazzire, e sono davvero convinto che possa essere il futuro della comunicazione. Io dico in genere che come i telefoni cellulari hanno reso la telefonia mobile, permettendo alla gente di comunicate dovunque e comunque (questo e' particolarmente vero in Finlandia, dove c'e' copertura dovunque, dalla metropolitana a un cottage nel mezzo di una foresta lappone). Ebbene, questo device e' il primo passo per rendere la comunicazione via Internet davvero "pervasiva" dovunque, comunque e a qualsiasi ora. Questa famiglia di dispositivi permettera alla gente di usare Internet dove pare e piace a loro!!!



I feel proud to be part of such an ambitious project, it feels good to see that people are using something that you have contributed to create! I put myself in the shoes of the Symbian guys, and I can see what they think when they see people using their phones! :-)
But, what do I do exactly for this device? Now, and jokes with Andrea's picture besides, look at the picture above, which I have chosen not casually: it's Google Talk, it's voip, instant messaging and I have worked in the team that has ported a Gtalk compatible client in the device. It's great to lay down in bed and gtalk with friends and my parents, possibly while browsing Internet using the commodity of a great display in such a lightweight device! Try to do this with your laptop and come tell me after... Of course, this post has been written from the device itself.

Sono orgoglioso di essere parte di questo ambizioso progetto, ed e' bello vedere le persone usare qualcosa che tu hai contribuito a creare! Mi metto nei panni dei ragazzi che lavorano con Symbian, e immagino come si possano sentire quando vedono la gente telefonare con i loro "figlioletti"! :-)
Ma, cosa faccio esattamente per questo device? Ora, e scherzi a parte con la foto di Andrea, ecco perche' ho scelto questa. Guardate la foto: e' Google Talk, e' voip, chat e io lavoro nel team che ha portato Gtalk sul device. E' grande stare sdraiati sul letto e parlare con amici o con i miei genitori, possibilmente navigando su internet allo stesso tempo usando il fantastico display del device, racchiuso in si' leggera cervice (si, mi sono lasciato trasportare poeticamente, e dovevo trovare una rima...)! Cercate di fare una cosa simile (parlare e navigare intendo, non rimare) col vostro laptop e poi venitemi a raccontare come vi sentite dopo... Chiaramente, questo post e' stato scritto dal device.

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12 novembre 2006

Ruote da neve

E anche quest'autunno e' arrivato il tanto famigerato momento del cambio delle ruote. Quella del cambio ruote e' una iattura che affligge bi-annualmente gli automobilisti finlandesi, che devono adeguare il loro quattro ruote alle esigenze dell'inverno o riadattarlo ai tepori della primavera incalzante.

Io, non volendo neanche immaginare quanto un gommista finlandese chieda per un quadruplice cambio di ruote, eseguo quest'operazione, che odio con tutto me stesso da me. Conservo il secondo set di ruote a Siuntio dai genitori di Anne, che hanno un'incredibile varieta' di oggetti per il fai da te e non solo, che mi stupisce ogni volta. Figurarsi se non hanno qualcosa di utile per il cambio ruote. E infatti ce l'hanno e io li uso.

Quest'anno, nella notte fra ieri e oggi e' caduta copiosa la neve (bianco compleanno per me ieri) e anche oggi cadeva... Ho intrapreso l'operazione di cambio quindi mentre nevicava, e con tutto il fondo ghiacciato e/o innevato. Vario resoconto delle disavventure capitatemi nell'impresa:

  1. Cric che non stava MAI fermo ma scivolava bellamente sul ghiaccio a mo di palla (?) o boccia (?) da curling
  2. Vestiti che fra fondo bagnato e nevicata da fiaba si sono bagnati fradici dopo 53 secondi netti
  3. Inspiegabile fenomeno del cric a senso unico: riusciva ad alzare la macchina in modo necessario per far uscire la ruota estiva, ma poi, la macchina risultava troppo bassa per le ruote da neve! Magari il punto 1 c'entra qualcosa, boh?
Il punto 3 e' qualcosa di paranormale, visto che gli altri anni non mi e' mai successa una cosa simile. L'ho risolto ri-abbassando la macchina con cautela facendo poggiare la parte centrale della ruota in metallo su un pezzo di legno e mettendo dei pezzi di legno sotto il cric per farne aumentare l'altezza. Il tutto lottando contro le regole del curling e sotto una nevicata da fiaba. Se prima bisognava tenere solo il cric fermo, ora sono assi e cric da tenere a bada... E spero ancora che i freni a dischi non abbiano sofferto a tenere, sia pure per pochi secondi, il peso della macchina. Il papa' di Anne ha dato l'ok a questa soluzione, quindi non dovrebbero esserci problemi.

Ho completato l'operazione in 2h e 30 minuti netti (!). Mandero' il mio curriculum alla Ferrari per il cambio gomme al box...

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10 novembre 2006

Library books and sauna heater logs

What have library books and sauna heater logs in common? Very little, you may say, but it is not actually true. They help me in explaining with examples some of the differences between italian and finnish mentalities.

Cosa hanno in comune libri della biblioteca e ceppi di legno per la stufa della sauna? Poco, direste, ma non e' cosi'. Mi aiutano per spiegare con esempi le differennza (alcune) fra mentalita' italiana e finlandese.

Tonight I was eating a deliciuos, as much dangerous for the amount of toppings in unstable balance, pizza (no pineapple, we're Italians) while reading a book borrowed from the library. Immediately, my finnish girlfriend and pizza chef Anne screamed in terror:- No, that's a library book. You are going to mess it up!- Astounded, I answered: - So what? It's not mine. Who cares?- Unperturbed, she continued:- Yes, but other people will need to read it.-

Stasera stavo mangiando una deliziosa quanto pericolosa, per l'eccesso di condimenti in equilibrio instabile (niente ananas, siamo Italiani) e tentando allo stesso tempo di leggere un libro della biblioteca. Immediatamente la mia fidanzata e pizzaiola Anne ha gridato disgustata:- No, quello e' un libro della biblioteca. Lo sporchi tutto!- Cadendo dalle nuvole ho risposto:- E allora? Chi se ne frega? Mica e' mio!- Imperterrita, lei ha continuato:- Si, ma altra gente vorra' leggerlo.-

Ora, e' chiaro che lei aveva ragione, tant'e' vero che ho fatto in modo di non sporcare (troppo) il libro. Pero', la mia istantanea risposta e' il simbolo della differenza di mentalita': noi italiani pensiamo a noi prima e poi (forse) agli altri. I finlandesi, da bravi socialisti, pensano immediatamente al vantaggio della comunita'.

Now, clearly she was right, in fact I tried not to stain (too much) the book. My spontaneous reply is the symbol of the difference of mentality: we italians think first of ourselves as individuals and then (maybe) to our next of kin. Finnish, as good socialists, think immediately of the advantages of the community.

Second example is the sauna. In some public places, such as islands in the finnish archipelago where people spend their midsummers, there are common saunas for public use to be used in shifts.
Saunas are powered by wood heaters, and as part of the ritual, you have a shower at the end with warm water heated in the stove. Maintaining the amount of wooden logs and water supply constant is distributed, as each user has to do it himself.

Il secondo esempio e' la sauna. In alcuni posti pubblici, come isolotti dell'arcipelago finlandese dove i locali passano i loro ferragosti (a giugno), ci sono saune per uso comune da usare a turno. Queste saune sono di solito alimentati con stufe a legno, e come parte del rituale, ci si fa la doccia alla fine con l'acqua calda riscaldata nella stufa della sauna. Mantenere il numero di ceppi di legno e la quantita' di acqua costante e' un'operazione distribuita, e ogni utente deve farlo da se'.

Cosa si farebbe se una tale situazione ci fosse in Italia (a parte sperare che la sauna regga i primi due turni di uso comune)? Ognuno, da bravo individualista, prenderebbe la propria scorta di legno e la giusta quantita' di acqua, e inizierebbe la sudatina. In Finlandia NO! Si rimpiazza alla fine del turno la quantita' di acqua e legno usato in modo che l'utente successivo abbia ripristinate le condizioni ideali. Ora, ditemi quello che volete, ma per me, in questo preciso caso, il metodo finlandese e' una cazzata. Io non sono motivato a rimpiazzare la legna per gli altri, me la prendo per me... Lancio un sondaggio per chiedere ai miei milioni di lettori quale metodo preferiscano. Scrivetelo nei commenti!!

What would we do in such a case in Italy (besides hoping that sauna survives the first two common use shifts)? Everybody would take his/her own amount of wood and water and begin to sweat. NOT in Finland! You replace at the end of your shift the water and wood yuo have used, so that initial conditions are restored. Now, I'm afraid that finnish method is bullshit. I would not be motivated to replace wood for the others, I'd rather work for myself... I start a poll to ask my countless readers which method they prefer. Write it in the comments!!

Simone

P.S. Forse anche in Finlandia si stanno rinsavendo: Anne mi ha appena confessato che in realta' era preoccupata perche' il libro era stato prenotato con la sua carta...

P.S. Maybe also in Finland they are coming to their senses: Anne has just confessed me that actually she was worried because the book had been borrowed using her card...

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05 novembre 2006

Festa di pre-compleanno

Oggi sono stato a pranzo a casa di Andrea con i miei amici italiani di qui. L'occasione era la celebrazione anticipata del compleanno di Lucia (che in realta' compie xx anni domani) e del mio, che cade invero (come parlo bene) l'11 novembre.

Il pranzo e' stato allietato dalle prelibatezze culinarie preparate da Lucia, cuoca provetta (nonche' dottoranda in chimica, quindi provetta da tutti i punti di vista... Lousy joke, I know): pensate che ho potuto riassaggiare dopo tempo immemorabile il risotto che qui in Finlandia e' merce rara, a meno che' uno non voglia prendere il sienirisotto (risotto ai funghi) della famigerata mensa Nokia Sodexho...

Il dolce e' stato diviso fra una ottima torta Sacher fatta da, toh guarda un po', da Lucia e le pulla fatte da Anne, di cui allego foto e promessa di riprenderne a parlare in qualche post futuro.




E' stata anche la prima volta che ho festeggiato un compleanno con tanto di candeline spente, sin dalla festa dei miei 18 anni, se si esclude qualche piccola festa in famiglia. Cioe' erano 11 anni che non festeggiavo un compleanno fra amici!!!

Ed e' per questo che sono rimasto davvero stupito quando mi e' stato consegnato un regalo, debitamente avvolto in carta da giornale con avvisi di agenzie immobiliari, che io prontamente, per non sapere ne' leggere ne' scrivere, ho scrutinato prima di scartare il regalo.



E cosa era il regalo? Un fantastico auricolare Bluetooth, da usare rigorosamente mentre voippo col mio inseparabile device, di cui prometto di scrivere ancora in un post successivo. E con il post sulle pulla, sono due, speriamo che non mi stia allargando troppo...

Poco importa che il device ancora non supporta gli auricolari bluetooth, l'idea e' geniale e ringrazio tutti coloro che hanno voluto partecipare a questo pensiero!!!

La cosa piu' buffa e' senza dubbio il biglietto di auguri, che un finlandese in vena di scherzi ha consigliato a Nadia. Alla richiesta di un biglietto buono per un neo 29-enne, a Nadia e' stato detto di comprare un biglietto (ovviamente in dialetto finlandese) che recitava:

Che bello che tu ti senta ancora parte della gioventu'. TIRATI SU! Felice mezza eta' e buon compleanno!

Ora, un biglietto del genere avrebbe massacrato persino uno di mezza eta', che si vede trattato come un ottuagenario sulle soglie dell'ospizio, figuratevi me... Sempre per non sapere ne' leggere ne' scrivere, io mi sono andato ad appartare in un angolino della cucina a darmi una grattatina strategica. Mi chiedo chi inventi frasi di questo tipo...

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04 novembre 2006

Ragusa

Any person who knows me for as much as five minutes, knows that I am deeply in love with my home city, Ragusa, a pearl in the heart of Sicily, the island in the island, and the love increases the longer I live away from it. I have no words to describe this love, just images... By the way, greetings from Commissario Salvo Montalbano, who "lives" and works in Ragusa!!

Ogni persona che mi conosce da non piu' di 5 minuti sa benissimo che io sono pazzamente innamorato della mia citta' natale, Ragusa, una perla nel cuore della Sicilia, l'isola nell'isola, e questo amore aumenta ogni giorno che passo lontano da casa. Non ho parole per descrivere questo amore, solo immagini... A proposito, saluti dal Commisario Montalbano, che "vive" e lavora proprio a Ragusa



S. George's Dome - Il Duomo di S.Giorgio


Night view of Ragusa Ibla, the old city -

Veduta notturna di Ragusa Ibla, la citta' vecchia

Ragusa Ibla


Ragusa Ibla

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Welcome/Benvenuti

Hello, my name's Simone: welcome everybody to my blog. I don't know why in the heart I decided to start a blog, nor why anybody should care of what I write... Nevertheless, here I am...

Ciao, mi chiamo Simone e vi do il benvenuto al mio blog. Non so perche' diavolo abbia deciso di iniziare a bloggare, ne' perche' mai a nessuno dovrebbe fregare qualcosa di cio' che scrivo. Comunque, quello che e' fatto e' fatto...
Sono un italiano di Sicilia che gia' da un po' di tempo (troppo) vive in Finlandia, esattamente 5 anni e spiccioli. Sono arrivato qui nel lontano Ottobre 2001 come uno spensierato/scapestrato studente erasmus, e da allora mi sono evoluto attraverso vari stadi, passando da studente di dottorato (tuttora in corso) a ingegnere a tempo pieno alla Nokia, che e' la mia corrente occupazione.

I am from Italy, Sicily and I have been living in Finland already for a while (or rather, already for too long?), 5 years and counting. I arrived here a far day in October 2001 as half-crazy erasmus student. Since then, I evolved myself through various stages, from Doctoral student (not yet done) and full-time engineer in Nokia, where I currently work.

So, why do I keep this blog? I'd like to think that in this way, my parents, relatives and friends down in Ragusa where I'm from can virtually keep in touch with me reading what I have been doing in Santa Claus' home land... In a desperate situation, somebody else not necessarily italian, may have so much free time to read me, and that's why I also write in English.

Allora, perche' tengo (si puo' dire, vero? Come tenere un diario...) questo blog? Mi piace pensare che i miei genitori, parenti e amici giu' a Ragusa dove sono nato possono stare virtualmente a contatto con me leggendo cosa combino nella terra di Babbo Natale. In casi estremi, qualcun altro, non necessariamente italiano, puo' essere cosi' sfaccendato da avere tempo di leggermi, e questo e' il motivo per cui scrivo anche in inglese.

Fioretto di primo post: prometto di scrivere in italiano e in inglese, almeno una volta alla settimana, e di variare gli argomenti del blog. Dalle mie esperienze in Finlandia, a episodi di vita finlandese in generale, a confronti con l'Italia e chi piu' ne ha piu' ne metta. Vediamo quanto dura...

Good first-post propositions: I promise to write in italian and english, at least once a week, and to change blog topics. From my experiences in Finland, to episodes of finnish life, comparison of cultures and so on... Let's see when I get bored...