06 giugno 2008

Dal nostro inviato a Pirkkola Dario Martinelli

Il mattatore della vittoriosa campagna di martedi degli italialaiset Darelis regala un pezzo di classe scrivendo anche un articolo illustrato sulla partita. Magistrale ed evocativo il paragone con l'Olanda di Cruyff. Ecco, gli Italialaiset giocano meglio.

PIRKKOLA AMICO: PUNTI-SALVEZZA PER GLI ITALIALAISET
4-3 ai Betonijalat. Brividi nel finale
Gli Italialaiset raggiungono zone meno preoccupanti della classifica con una vittoria dai due volti. Inappuntabili, cinici e concreti nel primo tempo, faciloni e troppo sicuri di sé nel secondo, quando rischiano una clamorosa rimonta.
Guidati con competenza e senso tattico da Chris, i bianchi si schierano con l'albero di natale, il 3-2-1. Molti assenti, ma buoni rimpiazzi: fuori Rosario, Salvatore, Zack, Jouni e Roberto, dentro i due Ale (con Bonettinen nell'inedito ruolo di portiere), il Bosco e il Patata. Si parte con Bonettinen tra i pali, Dario G, Bosco e Brendon in difesa, e Joni e Michele dietro Darelis in attacco.
Pronti, via, ed è già Bum-Bum Italialaiset. Da Joni a Darelis, dietro per Michele che triangola con Darelis e penetra in area: saltati due difensori, viene poi platealmente atterrato dal portiere avversario. Rigore ineccepibile. Dal dischetto, Bosco non fallisce: portiere da un lato, pallone dall'altra (figura 1).



Dopo meno di un minuto, i bianchi sono già in vantaggio senza che i Betonijalat abbiano toccato palla. A voler scomodare un grande precedente, la memoria ci riporta alla finale della coppa del mondo 1974 tra Olanda e Germania Ovest, con gli orange in vantaggio al primo minuto su rigore di Neskeens, dopo una fitta rete di passaggi, conclusasi con l'allungo di Cruyff. Anche in quel caso, a Beckenbauer e compagni non fu fatta vedere palla.
Passano pochi minuti ed è già 2-0. Ancora Michele, come sempre tra i migliori: tiro, incertezza del portiere azzurro, la palla scivola verso il solitario Darelis che non ha problemi a ribadire in porta con il più facile dei tap-in (figura 2).



Gli azzurri sono frastornati, i bianchi in palla. Chris fa ruotare i suoi uomini con saggio equilibrio, e tutti hanno modo di mettersi in luce. I Betonijalat cercano di rialzare la testa, ma proprio mentre cominciano a fare gioco, vengono castigati per la terza volta. Lungo lancio dalle retrovie a pescare Darelis: potrebbe tirare, ma opta per una finta a rientrare che mette a sedere il suo diretto avversario. Palla sul sinistro, ma proprio al momento del tiro, l'attaccante bianco (che in comune con Carl Lewis ha solo il fatto di essere vegetariano), viene anticipato da un difensore azzurro, che nel perentorio tentativo di liberare l'area piazza un fendente teso e fortissimo alla sinistra dell'esterrefatto portiere, per il più spettacolare degli autogol (figura 3). Ci sono pochi dubbi sul fatto che Darelis non sarebbe mai riuscito a tirare così bene. 3-0.



Il primo tempo si chiude con alcune sortite offensive dei Betonijalat, ben sventate dalla difesa e da un attento Bonettinen.
Ripresa. I bianchi cominciano a fare accademia, con fitte trame di passaggi di cui nessuno li avrebbe mai creduti capaci. Gli azzurri cercano varchi, e cominciano a pressare con una certa costanza. Difesa bianca in apprensione, ma mai apparentemente in affanno. Al quinto del secondo tempo, arriva anche il quarto gol. Joni si invola sulla destra, entra in area e piazza un perfetto tiro-cross che scavalca portiere e difensori: si avventa il solito Darelis, più che mai in formato-Inzaghi, e di sinistro insacca a porta vuota (figura 4).



La partita sembra assumere i connotati della goleada, e invece dopo il poker, i bianchi smettono completamente di giocare. O, peggio, cominciano a credere di farlo troppo bene. Fraseggiano e gigioneggiano con l'aria di chi sa perfettamente quello che fa, e non passa molto prima che gli azzurri si rifacciano sotto. Il 4-1 arriva su un preciso diagonale: potrebbe sembrare solo il gol della bandiera, e invece è l'inizio di una rimonta che non si conclude solo per mancanza di tempo. Un'incertezza del finora impeccabile Bonettinen regala il 4-2. L'ennesimo pasticcio difensivo apre un varco sul vertice destro dell'area che gli azzurri trasformano in rete con una botta all'incrocio dei pali. 4-3.
Il panico dei bianchi si arresta solo con il triplice fischio dell'arbitro. Per stavolta è andata bene, ma bisognerà seriamente fare tesoro di queste paure (comuni alla precedente vittoria degli Italialaiset) e rimanere concentrati per tutti i 40 minuti.

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1 Comments:

Blogger stezz said...

Carl Lewis é vegetariano ??!? :D

(Grandi italialaiset, almeno una ne avete vinta ;) )

10/6/08 11:18  

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