10 maggio 2008

Rinchiudeteli e buttate la chiave

Lo scorso 1o Maggio un increscioso episodio di cronaca ha funestato la festa dei lavoratori. A Verona, un gruppo di 5 ragazzi italiani, prendendo come pretesto il rifiuto di offrire una sigaretta, ha pestato e picchiato a pugni e calci un giovane fino a farlo entrare in coma. Il ragazzo e' morto pochi giorni dopo.

Per fortuna, i 5 sono stati subito arrestati e incriminati per omicidio volontario con l'aggravante dei futili motivi.

E'notizia piu' recente che questo gruppo non e' nuovo a questi fatti. Anche un punk ha rischiato grosso dopo aver rifiutato di dare 15 euro per un drink a questi esseri inumani. Se l'e' cavata solo perche' ha acconsentito a dar loro qualcuna delle sue spillette punk. Cioe', queste bestie lo fanno per mestiere, l'aggressione senza motivo!

Impagabile il loro avvocato, che pero', sia detto, fa solo il suo lavoro:

"Adesso in loro c'è un forte stato di depressione - spiega l'avvocato Roberto Bussinello che ha incontrato i suoi tre assistiti -; è venuta meno quella spinta emotiva che li aveva anche portati a presentarsi alle forze dell'ordine ed è subentrata la rassegnazione". Secondo il legale i giovani "sono presi da quel sentimento comune a tutte le persone finite in carcere la prima volta, quando il portone si chiude alle loro spalle.

Ma va te far inculee, a dirla alla francese. Poverini, ora sono depressi. Gliela darei io la spinta a quelli, ma dal ciglio un burrone! Nessuna pieta' per chi commette atti tanto vili. In cella, e buttate la chiave! E spero solo che vista l'efficienza della giustizia italiana cosi' ben descritta nel libro "Toghe rotte" di Bruno Tinti, non venga fuori che i 5 saranno assolti perche' il fatto non sussiste. Il poveretto si e' infatti suicidato a calci in testa...

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1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Ciao Simone, complimenti per il blog molto divertente. Saluti da un compagno d'esilio (volontario?) in Finlandia.

12/5/08 18:02  

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