30 aprile 2008

Vergogna, Italia! Anzi no. Shame of Italy! Or rather not.

English version below

Il seguente articolo sul Corriere della Sera mi ha colpito come una stilettata al fianco nel bel mezzo della vigilia del Vappu finlandese.

Originariamente, il titolo era:

I redditi degli Italiani su Internet
Cioe', l'agenzia delle tasse italiane aveva pubblicato sul web le dichiarazioni dei redditi dei cittadini italiani! Come????? Numerosi sono stati i miei post sul topic riguardo alla stessa vergogna purtroppo storia vecchia in Finlandia. E ora lo stesso accade in Italia?

No! Non accade. Poche ore dopo, e dopo che il server dell'agenzia delle entrate e' stato sfiancato dai tentativi di connessione, e' arrivato lo stop del Garante della privacy italiana che ha detto che no, non si puo' fare, e' una violazione alla privacy!

Allo stesso tempo in cui migliaia di italiani si gettavano ai computer per accedere alle informazioni private sui loro connazionali, altrettanti si sono gettati al telefono a protestare con l'associazione consumatori Adoc che no, non si puo' fare, e' una violazione della privacy. Quotando:

«Abbiamo inviato una lettera al Garante per la privacy - afferma il presidente Adoc, Carlo Pileri - chiedendo l'attivazione di una procedura d'urgenza per inibire la continuazione della pubblicazione di dati sensibili sul sito». «Tra l'altro - continua Pileri - nella modulistica di dichiarazione dei redditi non risulta prevista né un'informativa riguardo la pubblicazione di tali dati né una clausola specifica di autorizzazione alla pubblicazione che costituisce ulteriore violazione della legge stessa».

Questo e' esattamente cio' che penso io e i promotori di Verosirkus, il sito che combatte questa vergogna in Finlandia. Ma possibile che i finlandesi non ci abbiano pensato prima e accettino passivamente tutto cio'? Cosa combina il garante della privacy finlandese? Dorme?

Around May Day, a quick storm has passed through Italy: at some point, the Italian Tax Agency has published on the net the income data of the italian tax payers!!! Exactly like in Finland, whose practice has been subject of many criticism, from me, and many others. This shame is worsened by the fact that the tax data are actually SOLD through SMS or a magazine bought in supermarkets like the TV guide.

How come? Italy, where the Privacy Ombudsman has to complain even on the orientation of the surveillance camera of banks, so that they focus only on the people who enter the bank and not on bypassers?

And in fact, not even a couple of hours after, and after the Tax Agency site went down because of the number of attempts of connections, the Privacy Ombudsman has blocked the publication. Good, at least democracy wins!

What's interesting to note is that in a couple of hours, Italian consumer associations managed to arrange a class action to request damages to the Tax agency for violation to the privacy! The privacy ombudsman states the risks (well, now already realized since these data have been immediately distributed through peer-to-peer networks) the public tax data can create: possible identity thefts, data left on the web with no control nor protection (...)
.

On top of everything, the Tax agency is going to be fined by the Privacy Ombudsman because of this violation of privacy! Now, compare to Finland where this practice has been going on for years without nobody caring except for a bunch of foreigners who are tyring to correct the situation. Who's more democratic then? At least give citizens possibility of opposing and choosing to deny the publication of their data. No, neither this is possible.

Don't talk me bullshit about transparency: it's not the neighbour, or worse, a potential criminal, who needs to know these data. Be it the Tax police (Guardia di Finanza) to check these data. I'm very fine. But normal citizens should and must not care.

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