23 agosto 2008

TURSKA FC 2 - LONGOBARDA 5

Una Longobarda da urlo fa fritti i merluzzetti

La classifica diceva Turska 10 punti e Longobarda 6 punti. Con la
terza del gruppo a soli 15 punti i merluzzi (Turska per l’appunto)
avevano ancora una fiammella di speranza per accedere ai play-offs.
Speranza spezzata da una Longobarda elegante e spettacolare.

Nonostante le assenza di Simoniito, Patata, AleBot, Adriano, Michele e
Trygve, la Longobarda raccatta pezzi qua e là e si presenta con
Salvatore tra i pali, Jouni a comandare la difesa con Panu e DarioG
sulle fasce, Ettore e Alebon a centrocampo e Toni centroboa (un
eufemismo) in attacco; Joni in panca pronto ad entrare. I Turska
invece si presentano un quaranta elementi, tutti giovani e ben dotati
fisicamente e tecnicamente: già nel riscaldamento molti longobardioti
pensano al peggio. Ed infatti dopo una manciata di minuti i pescetti
vanno in rete con un’azione da manuale che porta l’attaccante di turno
davanti al ragno arancione che incolpevolemente viene trafitto. Sembra
l’inizio della fine ma i nostri si ricompattano e dopo poco Alebon
piazza con un passaggio filtrante Rocco Ettore davanti al portiere con
palla che fa la barba al palo. Subito dopo passaggio di Rocco verso
Inzaghi AleBon che vede Jouni avanzare, palla a Rambo che lascia
scoccare un tiro lentissimo che incredibilmente s’insacca alle spalle
di mani-di-buro portiere avversario: è 1-1. Di lì a poco il clou della
partita. Inzaghi AleBon riceve la palla al vertice dell’area di
rigore, supera l’avversario e avvedendosi dell’entrata in area cerca
il fallo, volando a dieci metri dopo il contatto: improperi degli
avversari e di compagni di squadra, scenata di Inzaghi e arbitro che
dice “se non fossi volato ti avrei dato il rigore”. Ma la vendetta si
gusta con calma. Pirlo Panu pesca in area AleBon tra una trota e un
salmone e fulmina il portiere-merluzzo con un’incornata nell’angolo:
incredibile a dirsi siamo 2-1! Mancano ancora cinque minuti e i Turska
si riversano confusionariamente in attacco, infrangendo tutte le
occasione contro la muraglia difensiva dei nostri, fino allo scadere
quando un tiro centralissimo viene deviato da Rambo Jouni che riesce
nella mission impossible di trasformare in gol un tiro innocuo. Fine
primo tempo 2-2.

La ripresa si apre coi Tuska che cercano la vittoria, ma Salvatore
chiude la saracinesca con un paio di ottimi interventi. Poi
all’improvviso uno sconosciuto: Inzaghi riceve palla al limite
dell’area e stufatosi delle continue chiamata di Joni, gli passa la
palla, Frencis Joni prende la mire ed indovina il jolly della vita con
un fendente che si piazza nell’angolino. 3-2. A questo ti aspetti i
pescetti all’arrembaggio, ma è la Longobarda a dare una sonora
lezione. Inzaghi e Ramarro Toni si mangiano un paio di goal, fino al
tiro scoccato da Rambo Jouni che prende la prima a destra nella
cumplanare dell’amore e s’infila sul primo palo. 4-2 e festa grande.
Nonostante il tempo sia scaduto l’arbitro lascia giocare ed allora
Sparpacellone DarioG passa a Baffo-di-coppertone AleBon che controlla
da solo davanti al portiere e insacca il gollonzo del torneo con un
tiro a metà tra una ciccata e una piazzata: 5-2 e partita finita. A
fine gara avversari scuri in volto e Longordesi ancora stupiti per
l’impresa compiuta...


PAGELLE

SALVATORE 7: cambiano gli avversari ma lui rimane lo stesso di sempre.
Un’altra prestazione da incorniciare.
DARIOG 6: E’ meno reattivo delle altre volte ma si sacrific per la
causa giocando attaccante aggiunto nel finale.
JOUNI 8: Quello che crea (gol) distrugge (autogol). Poi segna di
nuovo. E difende come un ossesso. Immarcescibile.
PANU 7: difende con ordine e non butta mai via la palla. Indovina un
cross perfetto per il primo vantaggio della Longobarda con l’inzuccata
di AleBon.
ETTORE 7,5: Non segna quando avrebbe potuto, ma corre per tre e guida
per mano i compagni. Da vero capitano.
JONI 7: Indovina il tiro della vita, corre e passa la palla. Da
applausi.
TONI: Ma sarà il nome sulla casacca a portargli male. S’impegna e
prende pure un palo quando AleBon lo mette da solo davanti al
portiere. Mandiamolo a studiare dal Giaguaro.

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